Le fatiche, le speranze, i sacrifici, le gioie, i dolori, la cultura di chi ci ha preceduto: questo racconta, prevalentemente attraverso gli oggetti della vita quotidiana, il Museo della Montagna e della sua Gente, inaugurato nell'ottobre del 2005 in località Miroglio, nei locali nell'edificio che ospitava un tempo le scuole elementari.
Nelle sue stanze sono state ricreate ambientazioni casalinghe e di lavoro, con indumenti, suppellettili, quasi 1000 attrezzi agricoli ed altri oggetti vari, risalenti alla prima metà del novecento. Dall'apertura la dotazione del museo continua a crescere grazie alle donazioni di coloro che ritrovano vecchi oggetti in casa e trovano utile donarli per la collocazione all'interno del museo.
Fare memoria non è solamente “mostrare” agli altri, è rendere vivo il ricordo, per la continuità del patrimonio che i nostri avi ci hanno lasciato, spesso non senza dolore e sofferenza, ma sempre con la gioia di poter dare a chi sarebbe venuto dopo, ai figli, ai nipoti, qualche cosa di meglio di quanto da loro vissuto.
Nel dicembre 2012 sono state inaugurate le sale interrate del Museo, dedicate all'esposizione di altri preziosi ricordi del passato frabosano e nell'occasione è stato ridistribuita e razionalizzata l'intera esposizione.
Le nuove sale, dedicate in particolare al ricordo del periodo bellico, ospitano documenti e fotografie che ricordano gli alpini Ponzo, Bertolino e Bodrone (quest'ultimo insignito della medaglia d'oro al valor militare), il carabinieri partigiano Giuseppe Comino e alcuni partigiani di Miroglio. Altre immagini e documenti perpetuano l'impresa compiuta nella Grotta del Caudano da alcuni speleologi piemontesi, che nel 1961 vissero per 700 ore ininterrotte all'interno della grotta.
La narrazione del ricordo, attraverso oggetti ed immagini, è il messaggio di continuità che la storia e le vicende umane, sociali e culturali, ci trasmettono per farci riflettere che ciò che compiamo non è mai occasionale, ma frutto della nostra volontà, del nostro agire, del nostro essere. La significativa ed importante circostanza che stiamo vivendo ne è la conferma: si è qui per ricordare e, partendo dal ricordo, ci si proietta nel futuro.